Andiamo a scoprire insieme come l’Italia si sta impegnando per la distribuzione dei farmaci che vanno a combattere il Covid.
L’Italia lotta per uscire dall’emergenza sanitaria da Covid19, tant’è che nel 2021 donerà quindici milioni di dosi a Paesi a medio e basso reddito, come parte del progetto COVAX Facility, il tutto approfittando della collaborazione con l’Oms. Numeri in costante crescita con ben quattro milioni le dosi già inviate.
Sono diversi gli Stati che potranno approfittare della ricezione di queste dosi: Albania, Indonesia, Iran, Libano, Libia e Yemen tra gli Stati che riceveranno lotti italiani. Sono quindici milioni di dosi di vaccini anti Covid19 donate dall’Italia a Paesi a medio e basso reddito entro il 2021.
Ecco cosa sta accadendo
Il tutto viene fatto sapere dalla Farnesina, che aggiorna gli italiani facendo sapere che “sin dall’inizio della pandemia il nostro Paese sia stato fra i primi Paesi a sostenere l’importanza di un accesso equo e universale ai vaccini, le cure e i test”.
La distribuzione del vaccino contro il Coronavirus avviene dall’Iraq al Vietnam. Da aprile 2020 la stessa Nazione tricolore ha preso parte all’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT), progetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che promuove lo sviluppo, la produzione e l’accesso ai trattamenti contro il coronavirus in tutto il mondo.
Ecco quindi che è stato lanciato il piano “COVAX Facility”, per accelerare la produzione dei vaccini anti Covid-19 così che far sì che ne venga garantito accesso a tutta la comunità internazionale. L’Italia ha finanziato il progetto con 385 milioni di euro.
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La distribuzione dei farmaci in giro per il mondo
“Si tratta di un importante gesto di amicizia e di solidarietà nei confronti di un partner strategico per l’Italia nel Sud- Est asiatico e nell’ASEAN”: ha riferito la Farnesina. Oltre al contributo finanziario, ci si impegna a inviare oltre inviare 15 milioni di dosi di vaccini nei Paesi dove scarseggiano le scorte.