Ulteriore svolta per quanto concerne la lotta all’espansione del contagio da Covid19, con la Merck che ha chiesto autorizzazione per la pillola antivirale.
Lotta al Covid che continua in Italia e più in generale, sull’intero territorio internazionale. Ora sembra esserci l’ennesima svolta, con il balzo delle quotazioni del colosso Merck sul Nasdaq.
La casa farmaceutica ha annunciato un antivirale sperimentale, sviluppato assieme alla società di biotecologie Ridgeback. Questo, secondo un rapporto della casa, avrebbe mostrato di ridurre del 50% i ricoveri di pazienti affetti da Covid-19, nei test condotti finora.Il titolo guadagnava l’8,47% a 81,47 dollari. Tutti gli indici erano stati inferiori nel trading pre-mercato prima che la notizia venisse diffusa.
La pillola Merck da autorizzare
Ha avuto modo di aggiungere che punta ad ottenere l’autorizzazione di emergenza all’uso dell’antivirale e che sta lavorando ad accordi di licenza con vari altri produttori.
Ha inoltre reso noto che, in base ai dati della interim analysis dello studio di fase 3, l’antivirale Molnupiravir ha ridotto a metà il rischio di ospedalizzazione o di morte: il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco sarebbero stati ospedalizzati o deceduti entro il 29/mo giorno, a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo.
La casa farmaceutica intende richiedere quanto prima l’autorizzazione all’uso per emergenza alla Fda statunitense e sopratutto poi richiedere l’autorizzazione all’immissione in commercio ad altre agenzie regolatrici a livello mondiale.
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Tutto pronto per la pillola antivirale
La pillola antivirale prodotta da Merck, secondo gli esperti “potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta nella lotta al Covid se somministrato nella prima fase della malattia potrebbe ridurre l’ospedalizzazione”. Queste sono le parole di Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.
“E’ un’antivirale in senso stretto, diversamente da altri tre farmaci appena approvati da Aifa che regolano la risposta anti-infiammatoria”, spiega Maga, secondo cui “al momento il profilo di sicurezza è molto buono”.
“Dalla analisi dei dati revisionati in Interim Analysis 4, è emersa una chiara validità del farmaco di studio nel ridurre i casi di ospedalizzazione e/o morte del circa 50%“: lo ha riferito direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Insomma, una vera e propria rivoluzione per l’intero paese.