Barbara Palombelli, la confessione da lacrime sulla violenza subita: “Vittima di terribili conseguenze”

Dopo essere finita nel tritacarne mediatico per alcune sue affermazioni in diretta tv la giornalista Mediaset, Barbara Palombelli, rivela alcuni dettagli del suo passato che lasciano sgomenti

La moglie dell’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, madre di 4 figli e nota giornalista e conduttrice di Forum, Barbara Palombelli, è stata protagonista della cronaca dopo sue affermazioni sulle donne, vittime di femminicidio.

La Palombelli nel programma ‘Forum’ nell’introdurre un caso di rabbia tra marito e moglie ha usato queste parole che hanno incendiato mondo dei social, associazioni di donne vittime di violenza e politica: “qui parliamo della rabbia tra marito e moglie. Come sapete, negli ultimi sette giorni ci sono stati sette delitti. Sette donne uccise, presumibilmente da sette uomini. Questo soltanto per dire l’ultima settimana. A volte però è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente di testa, completamente obnubilati, oppure c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farcela per forza, perché dobbiamo, in questa sede soprattutto che è un tribunale, esaminare tutte le ipotesi”.

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Dopo queste affermazioni si è scatenato un vero linciaggio mediatico, c’è chi la voleva fuori dal programma e chi addirittura voleva Barbara Palombelli, irradiata dall’albo dei giornalisti.

La giornalista Mediaset, non è la prima volta che viene presa di mira dal web, anche la sua lettera al Festival di Sanremo sul caso Luigi Tenco, sollevò un polverone della stessa famiglia del cantante.

Molestie sul lavoro: tutta la verità della conduttrice

Ospite di Verissimo, Barbara Palombelli, a partire da ciò che è successo, in studio con Silvia Toffanin, si è scusata per le parole fraintese sulle donne vittime di femminicidio e ha tirato fuori dettagli sul suo passato poco piacevoli, di cui aveva già parlato durante la trasmissione Belve di Francesca Fagnani.

“Una sera che tornava a casa, il suo accompagnatore aveva intenzioni decisamente diverse dalla sua – ha detto la Fagnani -. Lei non si è mai sentita di fare i nomi e di denunciare al tempo. Si pente di non aver denunciato?”. La Palombelli ha confermato di non aver mai denunciato chi all’epoca la molestò, ma di non essersi pentita.

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“Non lo ha fatto perché aveva paura di subire l’onda d’urto per il suo gesto. Cioè di essere vittima di terribili conseguenze per aver dichiarato i responsabili del terribile atto di molestia, ad esempio perdendo il suo lavoro”.

In ogni caso, dichiarare le molestie è un atto di coraggio fondamentale contro la lotta alla violenza di genere da portare avanti ad ogni costo, anche a quello di perdere tutto.

A Verissimo, la Palombelli, chiarisce il punto sulla situazione dei femminicidi e corregge il tiro affermando: “Oggi direi che del femminicidio mi interessa il prima, dove si può fermare la violenza prima, se queste donne possono rimediare con i loro comportamenti o cambiare il loro destino o quello del loro compagno… prima c’è una disperazione, lì dal punto di vista dei Tribunali bisogna accendere una discussione”.