Marco Masini, un dolore senza fine: dalla morte della madre ai problemi di cuore. Il cinquasettenne cantautore fiorentino ha attraversato un periodo drammatico
Uno dei suoi ultimi successi musicali, il discusso brano ‘Vaffanculo‘, fu una sorta di testamento artistico e al tempo stesso un feroce atto d’accusa nei confronti di produttori discografici, critici musicali e colleghi che alla fine degli ani ’90 lo avevano di fatto emarginato. Nei suoi 57 anni di vita Marco Masini ha conosciuto sia gli aspetti positivi che il lato più oscuro del mondo dello spettacolo. Dall’enorme successo al dimenticatoio, dall’essere l’idolo di un’intera generazione al ruolo di appestato da tenere lontano da tutto e da tutti. L’ex cantautore fiorentino ha vissuto ogno sfaccettatura dello star system e ora vive da solo come un comune cittadino.
Dopo le prime esperienze formative, Masini conosce il suo primo grande successo con la partecipazione al Festival di Sanremo interpretando il brano Disperato grazie al quale a sopresa arrivò primo tra i giovani nella sezione Novità. L’anno dopo, nel 1991, partecipò al Festival di Sanremo nella categoria big con il brano Perchè lo fai che si classificò al terzo posto alle spalle di Riccardo Cocciante e Renato Zero. Nella primavera dello stesso ano, Masini fece il suo primo tour da artista solista, che lo vide esibirsi in diverse tappe. Fu talmente straordinario il successo ottenuto nei concerti di Roma e Firenze che fu costretto a replicarli aggiungendo altre date.
Negli anni immediatamente successivi, il cantatutore toscano ha continuato a riscuotere enormi consensi soprattutto tra i più giovani. Finquando, alla fine degli anni ’90’, un certo accanimento nei suoi confronti scatenato da critici e mass media e alcune dicerie diventate con il tempo insostenibili sul suo status di presunto ‘cantante portasfortuna’, non ne hanno di fatto decretato la fine della carriera.
In un’intervista rilasciata qualche anno fa poi Marco Masini ha svelato altri particolari della sua vita privata che ne hanno pesantemente condizionato anche la sfera professionale. Quando aveva soltano diciotto anni, esattamente nel 1982, Masini perse la madre Anna Maria. Anna Maria Masini morì a causa di un tumore che non le ha lasciato scampo. “Era una donna straordinaria: sorridente, positiva e seria. Mi rimproverava spesso ma lo faceva con dolcezza, la sua scomparsa lasciò un vuoto incolmabile nella mia vita”. La convivenza con la sofferenza dev’essere una costante della vita di Masini che in seguito ha svelato un altro particolare inquietante: “Dopo la storia con Aurora (la sua storica fidanzata) sono rimasto solo e ho scoperto di avere il cuore malato: mi è stata diagnosticata un’aritmia cardiaca”.
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