Enrico Beruschi, comico di Drive In: dopo i problemi con la legge eccco cosa fa. Scopriamo che fine ha fatto l’ottantenne cabarettista milanese
Il suo volto, con quelle espressioni da maschera comica stile Marty Feldman è stata per molti anni la chiave del suo successo. Una popolarità che lo ha reso celebre presso il pubblico televisivo per tutti gli anni 70 e 80 e che ne ha fatto per vent’anni uno dei cabarettisti più famosi in Italia. Stiamo parlando di Enrico Beruschi, oggi ottantenne artista poliedrico e versatile dalla comicità originale e irresistibile. Milanese doc, per ben 15 anni lavora come ragioniere in una nota azienda alimentare del nord Italia, la Galbusera diventandone a un certo punto grazie alle sue capacità vice direttore commerciale.
Un lavoro proficuo e redditizio ma che a Beruschi non piace granchè: lui è attratto dal cabaret, dalla recitazione tanto che di punto in bianco decide di mollare tutto per dedicarsi alle sue grandi passioni. Nella seconda metà degli anni ’70 partecipa a molti programmi in tv riuscendo a conquistare il pubblico con la sua faccia stramba e le battute irriverenti e provocatorie.
Nel 1979 si mette in evidenza anche come cantante partecipando, con discreto successo, al Festival di Sanremo. Ma la svolta definitiva per Enrico Beruschi arriva negli anni ’80 quando viene inserito nel cast di uno dei programmi culto delle reti Mediaset: Drive In, storico laboratorio e fucina di grandi talenti comici.
Poi, così com’è arrivato, il successo piano piano lo abbandona anche a causa dell’età che avanza inesorabilmente. Ma Enrico Beruschi, a ottant’anni suonati, si mantiene vivo e pieno di entusiasmo giovanile. Oggi non vive più a Milano, la sua città natale, ma in un piccolo comune della povicina che si chiama Arese.
Enrico Beruschi, che spettacolo la nipotina: “E’ lei che fa ridere me e non viceversa”
Un paio di anni fa Beruschi finì suo malgrado sulle cronache dei giornali per una vicenda che lo ha visto costretto a presentarsi al Tribunale di Milano. I fatti riguardavano un fermo amministrativo alla sua auto, comunicatogli al momento di pagare il bollo. Una vicenda non particolarmente grave ma di cui il simpatico cabarettista meneghino avrebbe fatto volentieri a meno.
Oggi, Enrico Beruschi, si dedica soprattutto alla cura dei rapporti familiari. In particolare all’ultima arrivata: “A 80 anni mi sento realizzato, in fondo ho potuto fare quello che più mi appassionava. E ora ho una splendida nipotina con cui trascorro parecchio tempo: è lei però che fa ridere me, non io lei”. Evitentemente, buon sangue non mente.