Andiamo a scoprire alcune nozioni riguardanti il test delle macchie, usato per poter capire quanto una persona sia folle o meno.
La curiosità delle persone porta a cercare di scoprire al meglio se stessi e il mondo che li circonda. Per poter capire determinate cose, un po’ di studi hanno portato alla creazione di alcuni test psicologici, che svelano le relazioni con il mondo circostante di chi li effettua. Uno degli studiosi più conosciuti del settore, che ha utilizzato molto sui suoi pazienti questo metodo, è stato Hermann Rorschach, uno psichiatra svizzero.
Lui ha utilizzato un metodo diagnostico più che indipendente dalle basi freudiane. Rorschach ha inventato questo procedimento che viene chiamato proprio con il suo cognome e sembra sia molto utilizzato dai suoi colleghi.
Il test sulle macchie verte sull’interpretazione data, da chi lo svolge, ad ogni macchia che gli si presenti davanti. Sono dieci le immagini presentate e quattro le risposte che si possono dare.
L’#8novembre 1884 nasceva #HermannRorschach. Psichiatra svizzero noto per il Test di R., 10 tavole con macchie d’inchiostro, nere o policrome: sottoposte al paziente, le deve interpretare. Serve per l’indagine della personalità: uno dei reattivi psicologici più usati al mondo. pic.twitter.com/xOg1EGfKAy
— Mario Bianchi #fascismoèreato (@mariobianchi18) November 8, 2021
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Com’è strutturato il test delle macchie
Sul sito quizetest.it vi sono diversi modelli di test, che possono aiutare le persone a scoprirsi interiormente ed a conoscere le interrelazioni con il mondo circostante. Fra questi, vi è anche quello delle macchie, che permette di capire quanto una persona sia folle o meno.
Nella didascalia iniziale c’è scritto chiaro e tondo che non vi è nessun nesso scientifico fra il quesito e la realtà, ma che va fatto esclusivamente con uno scopo ludico. Alla fine della risposta alle 10 domande vi sarà un risultato inerente al tipo di follia che la persona testata potrebbe avere. Chissà se farlo a qualche amico, a mo di scherzo, non sia un buon modo per potersi fare un paio di risate, provare non costa nulla.