Christian De Sica: dopo 9 interventi, il tradimento degli amici. Il popolarissimo attore romano, figlio del grande Vittorio, rivela alcuni retroscena del suo passato
E’ stato per parecchi anni l’attore che ha simboleggiato quello che è diventato un vero e proprio genere cinematografico: i cinepanettoni. Ma soprattutto, per la stragrande maggioranza del pubblico italiano, lui è soprattutto il figlio di uno dei più grandi registi della storia del grande schermo. Stiamo parlando di Christian De Sica, primogenito del leggendario Vittorio. Settant’anni, romano, Christian ha attraversato e vissuto il mondo dello spettacolo in tutte le sue sfaccettature: dal varietà al talk show, dalla musica passando per la la televisione, la sua carriera è stata segnata fino a tutti gli anni settanta dalle esperienze più multiformi.
La svolta, decisivia e definitiva, è arrivata all’inizio degli 80′ quando i fratelli Enrico e Carlo Vanzina lo chiamano per interpretare le prime commedie da loro scritte e dirette: Sapore di sale, Vacanze di Natale e Vacanze in America. Tre film che regalano a Christian De Sica un successo e una popolarità slegate dall’ingombrante figura paterna.
Da quel momento la carriera del giovane De Sica prende il volo soprattutto al cinema dove continua ad inanellare una serie clamorosa di successi interpretando esclusivamente ruoli comici insieme al suo collega e grande amico Massimo Boldi.
Merita un capitolo a parte la vita privata di Christian De Sica: dal 1980 è infatti sposato con Silvia Verdone, la sorella di Carlo Verdone con il quale condivideva il banco al liceo classico romano Nazareno. De Sica ha partecipato anche a due film diretti e interpretati dal celebre regista e attore romano: Compagni di scuola e Borotalco.
Ma la vita di Christian non è stata solo rose e fiori: alcuni anni fa l’attore romano è infatti rimasto vittima di un grave incidente in cui ha rischiato addirittura di perdere la vista: “Un po’ di tempo fa – ha dichiarato De Sica in qualche intervista – mi è arrivato un petardo nell’occhio. Ho avuto l’impressione di morire: è stato un autentico calvario. Ho adovuto sottopormi a ben nove interventi chirurgici: il distacco della retina, un nodo di plastica nel cavo oculare, il taglio del trigemino, non avevo più il canale lacrimale, e tutto era soltanto una sofferenza inenarrabile“.
Una volta ripresosi, De Sica ha volutoprendere parte ad una campagna della Polizia di Stato assieme al suo collega Massimo Boldi, in qualità di testimonial per sensibilizzare i cittadini sul tema dei fuochi d’artificio, in particolare i cosiddetti ‘botti’ di Capodanno: “Va bene godersi lo spettacolo, ma bisogna farne un uso corretto e consapevole“.
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