La cantante Mina, una delle icone fondamentali della musica italiana e la sua ultima apparizione: ecco cosa avvenne
Una cantante è forse troppo poco per definirla per la grandiosa immensità dell’artista che l’Italia ha avuto la possibilità di poter avere come dono, una voce al di fuori dal comune, dotata di una spiccata ironia, senso di spettacolo, movimento artistico e donna spettacolare: stiamo parlando della grandiosa Mina e i suoi immensi successi che non passeranno mai e saranno sempre il cult della musica italiana, tanto per citarne alcuni Grande Grande Grande, Città vuota, Parole, Parole, Parole, Anche un uomo e Mille bolle blu.
Il suo timbro è sempre stato diverso dal normale, ella è sempre stata dotata di un ampia estensione e agilità canore capace di coniugare tecnica e duttilità in una sola grande parola: emozione. Nel corso della sua carriera che è cominciata negli anni Cinquanta, ella ha interpretato più di 1500 brani ottenendo vari premi e riconoscimenti fra cui una Targa Tenco e l’assegnazione dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Rappresenta una delle voci femminili che hanno cambiato la musica e la storia della musica in Italia come Milva, la Pantera di Goro, Iva Zanicchi, Orietta Berti, l’Usignolo di Cavriago e Ornella Vanoni.
Sin da subito la passione per la musica e per l’arte dello spettacolo è stato il suo grande sogno e il talento glielo ha trasmesso da sua nonna, una cantante lirica che insiste affinché la sua nipotina prendesse lezioni di pianoforte anche se, capisce che lo studio della musica non le si addice come le si addice il canto, che nei momenti di scuola, soprattutto durante la ricreazione cantava dei pezzi musicali per i suoi compagni.
Nel 1958, avvenne il suo primo debutto a Rivarolo del Re dove gli Happy Boys dovevano esibirsi insieme a gli inventori di numerosi successi, Natalino Otto e Flo Sandon’s ma, tutto non andò secondo i piani in quanto l’esibizione di Mina lasciò il pubblico senza parole tanto da chiedere il bis sconvolgendo gli artisti già noti.
Mina, però, quell’episodio non lo aveva dimenticato tanto che in un’intervista a La Stampa ella rivelò quello che successe durante quell’esibizione e le parole pungenti di alcuni artisti. “Cinquant’anni spaccati fa, una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera lombarda. Si ricorda che l’abito era blu e bianco […] Si ricorda che poco dopo, dietro le sue insistenze, il padre aveva convinto la madre a lasciarla fare: ‘Tanto, cosa vuoi, durerà qualche settimana questa follia. Lasciamola fare’. La lungagnona, invece, è ancora qui che rompe le scatole con quel piccolo meccanismo misterioso che sono le canzoni”.
Ma nel lontano 1978, Mina decise di abbandonare la scena musicale e dello spettacolo dal vivo.
Era il lontano 23 agosto 1978 quando l’icona Mina Mazzini decise di dire addio alle scene salendo per l’ultima volta sul palco di Marina di Pietrasanta in Versilia, dove aveva cominciato la sua carriera.
Si esibì per ben undici serate, con momenti intervallati da alcuni monologhi di esordienti comici come Walter Chiari e Gino Bramieri, dal trio La Smorfia composto da Massimo Troisi, Enzo De Caro e Lello Arena. In quella occasione di concerto venne svolta anche una ripresa televisiva e la registrazione di un disco dal vivo, il terzo intitolato “Mina Live ‘78”.
Rilasciò anche un’intervista ma è molto difficile reperirla, da quel giorno sono passati esattamente quarant’anni ma la sua icona come la sua musica non è mai passata di moda perché nonostante la sua assenza dalle scena ella rimane sempre il punto di riferimento più importante della scena musicale italiana.
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