Roberto Benigni e la mancanza di paternità cosa ha confessato: tutta la verità sulla vicenda, i dettagli e le curiosità
Ci ha fatto sognare e commuovere con il film La vita è bella, ma ha sempre dimostrato di essere un ottimo attore, cabarettista, comico, sceneggiatore e regista divenuto uno dei personaggi più apprezzati in Italia e nel mondo. Nel corso della sua carriera vanno ricordati i numerosi riconoscimenti ottenuti fra cui l’Oscar al miglior attore, conseguito nel 1999 per l’interpretazione nel film, è stato l’unico interprete maschile italiano a ricevere l’Oscar come miglior attore protagonista recitando nel ruolo principale in un film in lingua straniera e, infine nel 2021 ha ricevuto alla Mostra del cinema di Venezia Il Leone d’oro alla carriera: stiamo parlando di Roberto Benigni.
Tutti lo ricordano nella maestosità della pellicola cinematografica più bella dei nostri giorni la vita è bella, un’interpretazione memorabile che rimane nella storia del cinema italiano. Inoltre Benigni è uno dei lettori e interprete a memoria della Divina Commedia e nelle vesti di divulgatore ha recitato anche l Canto degli Italiani, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e i dieci comandamenti biblici ricevendo consensi di pubblico e critica.
Egli debutta nel 1971 al Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo Il re nudo di Evgenij L’vovič Švarc, diretto da Paolo Magelli. In quegli anni fa la conoscenza di Luigi Delli, Carlo Monni e Donato Sannini con il quale avvia una collaborazione dove portano a teatro nuove forme di teatro comico che viene definito “comico d’avanguardia”. Successivamente insieme a Messeri si trasferisce a Firenze. Nel 1975 fa l’incontro con Giuseppe Bertolucci che scrive per lui il monologo Cioni Mario di Gaspare fu Giulia, che ottiene grandissimo successo dapprima al Teatro Alberico di Roma e portato, successivamente su tutti i palcoscenici italiani.
Il maestro per eccellenza della cinematografia italiana, Federico Fellini, aveva definito Roberto Benigni: “Come compagni d’avventura ho scelto Benigni e Villaggio. Due geniali buffoni, due aristocratici attori, unici, inimitabili, che qualunque cinematografia può invidiarci tanto sono estrosi. Penso che possano essere gli amici ideali per inoltrarsi in un territorio che non ha mappe, né segnaletica”. Tra i film di maggior successo di Roberto ricordiamo Il piccolo diavolo, Jhonny Stecchino, Il mostro al quale faceva riferimento al mostro di Firenze, concentrandosi, con lo strumento comico su tematiche scottanti e attuali di quei tempi fino all’Oscar per il film La vita è bella.
Nonostante la sua carriera da Oscar, egli ha fatto una confessione che ha lasciato senza parole i fan circa il tema della paternità e della mancanza di questo nella sua vita.
Nonostante il grande successo ottenuto con le sue pellicole insieme a sua moglie Nicoletta Braschi, i due non hanno mai avuto figli e molti fan si chiedono quale sia il motivo che si cela dietro.
In un’intervista recente, Nicoletta Braschi ha rivelato: “Sto bene così. Probabilmente non ho un senso materno”.
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