Lucio Dalla si starà rigirando nella tomba: il suo patrimonio è distrutto. L’eredità del grande cantautore bolognese è stata a lungo oggetto di feroci e accese diatribe
Molti versi delle sue canzoni più celebri e popolari sono diventate oggetto di studio nelle scuole, nonnchè veri e propri oggetti di culto di milioni di persone innamorate della sua straordinaria e inconfondibile musica. E’ mancato quasi dieci anni fa il grande Lucio Dalla: era l’1 marzo del 2012 quando un infarto mise fine alla sua esistenza terrena. Una vita e una carriera irripetibili quelle del cantautore bolognese spentosi a sessantanove anni che nel corso degli anni è diventato un’icona per almeno due generazioni di appassionati.
Lucio Dalla resta assolutamente vivo grazie al suo immenso patrimonio artistico. I brani e le canzoni più belle, ormai entrate nella storia della musica italiana, contunuano a regalare emozioni uiniche ache a distanza di tanti anni. Talento unico e inimitabile, a soli 14 anni l’artista bolognese già si esibiva suonando il clarinetto nelle migliori jazz band italiane.
Poi gli esordi non proprio esaltanti alla fine degli anni 60′ fino al clamoroso e straordinario successo ottenuto a partire dalla metà degli anni 70′. La collaborazione artistica con il noto poeta Roberto Roversi rappresentò la prima vera svolta di una carriera che niente e nessuno è più riuscito a frenare.
Quando Lucio Dalla è scomparso, quasi dieci anni fa, oltre all’enorme commozione suscitata nei suoi fan e soprattutto nei tantissimi cantanti e artisti che nel tempo hanno collaborato con lui, si aprì la questione, decisamente meno nobile e gradevole, dell’eredità del suo enorme patrimonio. Un insieme di beni immobili, ricchezze e proprietà il cui valore stimato si aggirava (e si aggira) intorno ai 100 milioni di euro.
A gestire l’intero patrimonio è stato chiamato il curatore Massimo Gambini che in questi anni si è occupato di portare avanti le pratiche dell’eredità per la quale si stanno dando battaglia da un lato i familiari di Lucio Dalla, in particolare i suoi cugini di primo grado, dall’altro l’ex compagno con cui aveva una relazione da nove anni, Marco Alemanno.
Dal lontano 2012 la disputa legale tra le due parti non è ancora giunta a una conclusione definitiva. Tuttavia, in assenza di un lascito testamentario da parte dell’artista bolognese, pare proprio che i beneficiari diretti del patrimonio di Lucio Dalla siano i suoi cugini.
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