Il cantante Elio di “Elio e le storie tese” e il dramma del figlio malato: “Non sai dove sbattere la testa”. Il popolare interprete e musicista rende pubblica la sua sofferenza
E’ stato il più grande interprete italiano del cosiddetto ‘rock demenziale‘, un genere che nel nostro paese non ha fatto proseliti diversamente da altre nazioni come gli Stati Uniti dove artisti del calibro di Frank Zappa l’hanno trasformato in un genere di grande successo. Ma in Italia è grazie alla band ‘Elio e le storie tese‘ che questa variante del rock ha acquisito negli anni un’enorme popolarità. Il complesso prende il nome dal suo leader e fondatore, Elio (vero nome Stefano Belisari), sessant’anni, milanese doc. Nel 1980 a soli diciannove anni l’ex studente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano fondò il gruppo insieme all’amico batterista Pier Luigi Zuffellato.
Nel corso degli anni, Elio e le storie tese ha ampliato il suo raggio d’azione: non solo musica e canzoni, ma anche molte partecipazioni a programmi televisivi di successo come Mai dire gol, L’araba fenice e Parla con me ideato e condotto da Serena Dandini. Ma il cuore del successo della band arriva grazie ad alcuni brani particolarmente apprezzati da un vasto pubblico soprattutto giovanile. Canzoni diventate un vero e proprio tormentone e che hanno fatto la fortuna del gruppo.
Senso dell’umorismo, ironia raffinata e spesso paradossale, capacità di sperimentare nuove sonorità: questi sono stati gli ingredienti principali del grande successo popolare di Elio e le storie tese. Il cui cantante e fondatore, Elio, dietro i facili sorrisi e la voglia di far divertire ha nascosto a lungo un dramma personale che lo ha segnato parecchio e che solo di recente ha voluto svelare.
Elio di “Elio e le storie tese” rivela : a ‘Repubblica’: “Mio figlio è autistico”
In un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘, Elio ha rivelato nei dttagli un grave problema di salute di cui è rimasto vittima il figlio Dante: “Se tuo figlio è strano, scende dal passeggino e inizia a correre come un pazzo e tu passi le giornate ad inseguirlo col terrore che finisca sotto una macchina e il pediatra ti dice che probabilmente è autistico, non sai dove sbattere la testa”.
L’autismo è una malattia sempre più diffusa tra i bambini e per avere qualche possibilità di ridurne gli effetti negativi è importante riuscire a diagnosticarla nella sua fase iniziale. Elio ha poi aggiunto quanto sia difficile gestire un problema del genere: “Il bambino urla nei negozi, non si volta quando gli parli, la gente guarda male i genitori perché pensa che è maleducato”.