Oggi è un altro giorno – Eugenio Bennato e il rapporto speciale con Pino Daniele: “Era un ragazzo napoletano gentile”. I ricordi del cantautore fratello di Edoardo
Li chiamavano i protagonisti del ‘Rinascimento napoletano’. Nella seconda metà degli anni 70′ un gruppo di giovani artisti nati e cresciuti nel capoluogo campano diedero vita alla più straordinaria e irripetibile fioritura musicale e culturale che la città avesse mai conosciuto. I fratelli Bennato, Edoardo ed Eugenio, Pino Daniele, Tony Esposito, James Senese e la sua band ‘Napoli centrale‘, Rino Zurzolo. Artisti raffinati, che riuscirono in una sintesi felicissima a fondere elementi della musica popolare con i generi classici come il rock, il blues e il funky.
I fratelli Bennato, Edoardo ed Eugenio, hanno offerto un contributo decisivo allo sviluppo artistico di Napoli. Edoardo è stato, senza ombra di dubbio, il primo cantautore italiano che sia riuscito a creare una nuova forma di musica rock prendendo spunto sia dalle classiche rock band del passato che dal sound locale della tradizione.
Eugenio, il fratello minore, ha invece seguito il percorso della ricerca di sonorità raffinate mescolate a uno studio semi-antropologico. Nati e cresciuti in una famiglia dell’alta borghesia napoletana, i fratelli Bennato fin da piccoli hanno avuto a che fare con la musica. Come ha sottolineato Eugenio, ospite del programma ‘Oggi è un altro giorno‘, condotto dalla guornalista Serena Bortone su Raiuno.
“Vivere a Napoli è vivere in una città doppia– ha sottolineato Eugenio Bennato – con una grande nobiltà e il popolo. Il parlare forbito da un lato e il dialetto dall’altro. La mia carriera artistica è iniziata grazie a mia madre. Quando eravamo piccoli ha deciso che dovevamo impararea suonare il violino, così noi la mattina andavamo al mare mentre il pomeriggio dovevamo studiare“.
Eugenio Bennato a Oggi è un altro giorno: “Pino Daniele era un ragazzo semplice e simpatico”
Un momento particolarmente toccante della puntata di ‘Oggi è un altro giorno‘ si è verificato quando Serena Bortone ha chiesto al suo interlocutore quale fosse il suo rapporto con un mostro sacro della musica italiana, Pino Daniele, anche lui figlio prediletto di una Napoli che purtroppo non esiste più.
Eugenio Bennato, quasi commosso, lo ha descritto così: “Lui veniva spesso ai miei concerti quando non era famoso, voleva assimilare qualcosa della canzone popolare. L’ho ritrovato dopo anni disponibile, nonostante il successo, a suonare insieme a me un pezzo durante un concerto. Di fronte a me ho scoperto un ragazzo napoletano diventato un grande artista“. Impossibile dargli torto.