Sabrina Paravicini e il dramma della malattia che non le lascia scampo: ecco cosa sta accadendo, i dettagli della vicenda
Il suo volto noto e molto apprezzato dal pubblico per avere interpretato nella storica fiction seguita di milioni di Italiani, Un medico in famiglia, il ruolo dell’infermiera e nel corso delle puntate ha sempre dimostrato il suo talento e la sua ambizione. Quello che non tutti sanno è che l’attrice ha dovuto affrontare una brutta malattia che l’ha colpita e che non le lascia scampo: si tratta di Sabrina Paravicini.
Ella è nata Morbegno, provincia di Sondrio, il 30 giugno 1970, ha abbandonato la sua carriera brillante sul set per stare vicino inizialmente a suo figlio Nino, affetto dalla sindrome di Asperger.
Il suo esordio è avvenuto circa ventotto anni fa, nel 1993 con il film di Maurizio Nichetti intitolato Stefano Quantestorie invece la notorietà è avvenuta con il ruolo di Jessica nella fiction di successo Un medico in famiglia dove è stata una delle protagoniste delle prime quattro stagioni. Tra i suoi lavori figurano diversi cortometraggi e film tra cui Comunque mia, uscito nel 2004 nei panni di sceneggiatrice e interprete.
La storia di suo figlio è raccontata in un documentario dal titolo Be Kind – Un viaggio gentile all’interno della diversità.
Purtroppo l’attrice ha scoperto di avere una malattia e deve affrontare le cure, questo avvenimento ha segnato profondamente la sua vita e ha deciso di raccontare quanto accaduto documentando ogni giorno le Stories Instagram dei progressi e della sua malattia.
Purtroppo la battaglia per Sabrina non è ancora finita e deve lottare ogni giorno con tutte le sue forze.
La battaglia di Sabrina
Il dramma di Sabrina Paravicini non è ancora terminato ed ella deve affrontare con tutte le sue forze la battaglia della malattia che l’ha colpita.
Ella in un’intervista ha confessato cosa sta accadendo: “Mi stanno di nuovo cadendo le ciglia, me ne sono accorta ieri sera mettendo il mascara prima di uscire a cena. Si erano appiccicate tutte insieme e quando ho provato a dividerle alcune mi sono rimaste in mano. Solo l’occhio sinistro. E così mentre cercavo di capire come sistemare l’occhio spoglio ho visto che sotto c’erano già delle piccole ciglia nuove, corte, cortissime. È stato strano uscire con questa asimmetria. Forse nessuno avrà notato la differenza, ma per un attimo mi sono sentita triste. Le parole, le parole se le porta via il vento, insieme alle mie ciglia.”
