Veronica Maya e il tormento da bambina: “La mia bocca…”. La popolare conduttrice e showgirl nata a Parigi ha raccontato nei dettagli un periodo difficile della sua vita
Ha cominciato a far parlare di sè nei primi anni 2000 quando, appena entrata in Rai, prese parte come co-conduttrice ad alcuni dei programmi sportivi più seguiti come Sabato Sprint e Dribbling, in onda ogni sabato su Raidue. Ma il volto e il nome di Veronica Maya sono diventati popolarissimi grazie alla conduzione di parecchie edizioni dello Zecchino d’Oro, il festival della canzone per bambini. La sua prima esperienza sul piccolo schermo in realtà risale al 2003 quando su un’emittente privata romana, Teleroma56, presenziò per un’intera stagione ad un rotocalco sportivo dedicato alla Lazio, la sua squadra del cuore.
Nata a Parigi quarantaquattro anni fa, Veronica Maya ha attraversato l’intero arco della sua carriera all’interno della Rai. Il legame con la TV di Stato è uno di quei rapporti che la conduttrice e showgilr ha infatti definito come ‘indissolubile’. Telethon e Unomattina Estate sono solo due delle decine di programmi e rotocalchi televisivi che la Maya ha presentato in questi anni. L’ultima sua apparizione sui canali dell’emittente pubblica risale a pochi mesi fa con il Festival del Cinema Italiano trasmesso da Raidue.
Veronica Maya, oltre ad avere capacità comunicative non indifferenti e una disinvoltura invidiabile davanti alle telecamere, è anche una donna bella e affascinante. A vederla sembra impossibile immaginare che in passato possa aver avuto seri problemi con il suo aspetto, ma lei stessa poco tempo fa ha confessato di aver attraversato un periodo molto difficile da cui per sua fortuna è uscita fuori alla grande.
Veronica Maya e i problemi alla bocca: “La causa di tutto fu un dente rotto”
“Il sorriso a 32 denti che mi vedete stampato sul viso è il mio bigliettino da visita. Ora ne vado fiera e lo mostro con disinvoltura – ha ribadito Veronica Maya -. In passato, però, diciamo fino alla maggiore età, la mia bocca è stata fonte di grande imbarazzo invece che di orgoglio”. E il motivo è presto spiegato: ” La causa di tutto è da ricondurre a una brutta caduta dalla bicicletta. Ero ragazzina e mi sono rotta la radice dell’incisivo superiore. Mi sono precipitata dal dentista che, grazie all’inserimento di un perno, mi ha ricostruito artificialmente il dente. Con il passare degli anni però il dente si scuriva sempre di più. Io me ne vergognavo terribilmente”.
Poi finalmente con la maggiore età tutto si è risolto: “L’imbarazzo è durato fino ai 18 anni perché grazie ad altre due ricostruzioni ho potuto liberami di quella vergogna che mi ha tormentato per tanto tempo”.