Giuliana De Sio, una delle migliori attrici del cinema italiano, sorella minore della cantante Teresa De Sio, ha attraversato nel corso della sua lunga carriera anche momenti dolorosi.
Giuliana De Sio, salernitana d’origine, è una tra le attrici più brave del cinema italiano. Due sono i David di Donatello Vinti, per Io, Chiara e lo Scuro e per Cattiva.
Cresce e studia a Cava de’ Tirreni e arriva a Roma a 18 anni ospite di un amico. Lì conosce il capo carismatico di una famosa comune hippy di Terrasini di cui si innamora e con cui si trasferisce per alcuni mesi, dopo i quali torna a Roma. Nel frattempo incontra Alessandro Haber, che la spinge a diventare attrice portando delle foto che le aveva fatto un agente: nel giro di tre giorni le fanno fare tre provini – due per il teatro e uno per la televisione – e ottiene la parte in ciascuno di essi.
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Da lì inizia il suo vero successo tra cinema impegnato e tv. Ma nel 2011 l’attrice ebbe il primo stop forzato. Durante uno spettacolo teatrale in Calabria, fu ricoverata d’urgenza per una doppia polmonite. Dimessa alcuni giorni dopo e ritornata a Roma, la sera del 31 dicembre le sue condizioni peggiorano: viene colpita da un’embolia polmonare e una trombosi venosa profonda alla gamba sinistra. Il 6 gennaio 2012 tramite un post da Facebook annuncia di essere fuori pericolo.
Giuliana De Sio e la maternità mancata
Si sa ben poco della vita privata di Giuliana De Sio, l’unica cosa da lei dichiarata ha a che fare con la maternità mancata. Più e più volte è rimasta incinta ma senza alcun risultato.
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In una intervista rilasciata a Vanity Fair, l’attrice ha svelato un rimpianto che si porta dietro da quando aveva 18 anni. Si ritrovò ad un passo dal diventare madre ma decise che non era il momento giusto:
“A 18 anni non ero pronta, e ho abortito, anche se allora l’aborto non era legale. Poi, invece, non sono mai riuscita a portare avanti la gravidanza: per quattro volte, incinta di quattro mesi, ho perso il bambino. Cinque o sei volte ho provato anche l’inseminazione artificiale, non è andata e basta. Di recente, un medico mi ha spiegato che forse la responsabilità è della mia tendenza a coagulare troppo, chissà magari sarebbe bastato prendere un farmaco”.