Carmen Lasorella è passata dalla tv a fare un’altra importantissima attività. Vediamo di che si occupa oggi.
Tanti anni di successo, ma poi un brutto evento l’ha allontanata dai teleschermi, anche per la volontà di cambiare attività. Carmen Lasorella era una delle punte di diamante dei tg in Rai, ma poi un’esperienza traumatica l’ha costretta all’abbandono. Oggi si occupa di altro, cosa che non tutti sarebbero riusciti a fare nell’immediato dall’avvenimento che le è intercorso, anche se lei e la sua forza d’animo le hanno permesso di spronarsi.
La donna si è laureata in giovane età nella facoltà di giurisprudenza. Nel 1979 ha poi iniziato a fare i suoi primi passi in Rai, dove si è occupata specialmente di economia. Durante gli anni, la sua crescita professionale l’ha portata a divenire, prima presentatrice del TG2, poi un’inviata speciale in zone a rischio. Fortunatamente, è riuscita a sopravvivere a un attacco terroristico in Somalia dove, però, è rimasto ucciso il teleoperatore che collaborava con lei Marcello Palmisano.
“L’Italia con Mario Draghi ha riguadagnato un ruolo di primo piano, potrebbe tirare le fila della politica europea.” Carmen Lasorella #agorarai #26gennio #Quirinale2022 pic.twitter.com/xbdJSxIacO
— Agorà (@agorarai) January 26, 2022
L’inizio della nuova avventura lontana dai teleschermi
Quando è avvenuto il tragico incidente, ovviamente, la giornalista è rimasta scioccata da ciò che ha dovuto subire. Si è quindi allontanata dal lavoro sul campo e, l’anno dopo lo sventurato avvenimento (nel 1996), è divenuta responsabile per le relazioni esterne della Rai. Negli anni, ha cambiato diverse posizioni all’interno della rete, lavorando, spesso, anche all’estero, come responsabile dell’azienda italiana in Germania.
La fine del rapporto con la recente attività è avvenuto per via di una dequalificazione professionale, certificata dal tribunale che le ha permesso di vincere la causa. Oggi, la donna è una scrittrice molto influente nel mondo dell’editoria. Molto nota è stata la sua attività in Birmania, in cui ha documentato le proteste dei monaci tibetani contro la leader birmana e premio Nobel per la pace Suu Kyi.