Nek e il passato buio: le usò anche lui. Il celebre cantautore emiliano ha svelato particolari inediti e poco lusinghieri del periodo della sua giovinezza
All’anagrafe risulta registrato come Filippo Neviani, nato a Sassuolo nel 1972. Ma per tutti i suoi fan, che non sono pochi, è solo ed esclusivamente Nek. Cantante, interprete e polistrumentista di grande successo, nella sua carriera ha venduto qualcosa come oltre 10 milioni di dischi. Grandissimo fan di Sting, a cui ha più volte dichiarato di essersi ispirato, da giovanissimo ha messo insieme un gruppo inizialmente nato proprio come cover band dei Police. Nei primi anni 90′ pubblica i suoi primi tre album da solista: Nek, In te e Calore umano: lavori che ottengono una discreta considerazione da parte della critica e grazie ai quali il giovane cantautore di Sassuolo inizia a fari conoscere dal grande pubblico.
La sua ascesa in termini di popolarità, successo di pubblico e di critica conosce un momento decisivo nel 1996 quando pubblica il quarto albumdella sua produzione discografica: Lei, gli amici e tutto il resto che al suo interno contiene il brano forse di maggior successo della sua carriera, Laura non c’è. Negli anni successivi Nek si afferma come uno degli intrepreti dell’ultima generazione più prolifici e interessanti all’interno dello scenario musicale italiano. Di grande impatto mediatico è stato Max Nek Renga, il disco dal vivo realizzato insieme a due suoi illustri colleghi come Max Pezzali e Francesco Renga.
Come molti grandi protagonisti del mondo della canzone, anche Nek ha attraversato un periodo buio, di scarsa considerazione di se stesso che lo ha spinto verso una spirale quasi autodistruttiva. E’ stato lo stesso cantautore emiliano, qualche tempo fa, a svelare alcuni particolari poco edificanti del suo passato. Il pretesto è stato l’uscita del brano Meglio esserci, dedicato a un suo amico tossicodipendente: “Mi sentivo ferito nell’orgoglio – ha raccontato Nek in un’intervista -: perche’ a me raccontava solo frottole? Certe cose e’ meglio confessarle agli amici, piuttosto che agli estranei. Per aiutarlo, ho dovuto difendermi da lui, perche’ l’eroina l’aveva reso violento. Ora credo che stia bene, ma quell’esperienza mi ha segnato. Ho capito di essere fortunato: ho provato anch’io la droga, ma l’ho mollata subito e sono rimasto una persona equilibrata“.
Ed è proprio parlando del suo amico che il cantante di Sassuolo ha rivelato di aver fatto uso di caocina ed hascish: “Ho iniziato alla fine del liceo, per essere al pari di alcuni ragazzi che frequentavo. La forza del gruppo e’ devastante: se non ti comporti come loro, ti fanno sentire una nullita’. Ad aiutarmi a smettere – rivela Nek – e’ stata la musica, la mia piu’ grande passione e non l’ho mai vista come ‘sesso, droga e rock’n’roll’. Ok il sesso, ma ho capito che della droga potevo tranquillamente fare a meno“.
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