Valerio Scanu ed il dramma che gli ha praticamente segnato l’intera vita: “…è stato intubato”. Ecco cos’è accaduto.
Dal successo all’interno del talent Amici alla partecipazione a Sanremo, passando per un declino dal punto di vista musicale, che l’ha visto in difficoltà negli ultimi anni. Valerio Scanu si era presentato al grande pubblico come uno dei talenti più limpidi della discografia italiana. Parliamo di un’artista a 360 gradi, che ha avuto modo di raccontarsi in qualità di ospite ad una delle trasmissioni Rai maggiormente in voga negli ultimi anni. Parliamo nello specifico di Storie Italiane.
Ha avuto modo di raccontare le proprie impressioni durante un appuntamento andato in onda venerdì 18 marzo. Per lui in particolar modo il periodo del Covid è stato davvero drammatico, con il cantante che ancora oggi ne risente, definendosi ancora triste: “Io mi sento tutti i giorni così. Ci sono momenti in cui bisogna andare avanti”.
Episodio atroce che gli ha segnato la vita
Naturalmente è sceso nei dettagli: “Ci sono momenti in cui bisogna andare avanti. Io non ho figli e quindi per me è un po’ più complicato mettermi il tutto alle spalle, come invece hanno fatto alcuni dei miei parenti. Indosso la maschera e provo a non pensarci, ma non è semplice. Poi io sono sempre stato uno che ha dato grande soddisfazione ai miei a livello artistico e scolastico, sono sempre stato bravo a scuola”.
Non mancano però per lui anche delle difficoltà oggettivo, come quando il padre si è ammalato di Covid: “Ho tanti rimorsi: nel primo periodo in cui era ricoverato non lo sentivo perché ci parlava già mia madre e non volevo disturbarlo. Avrei invece potuto agire diversamente”.
Ecco cosa è accaduto nello specifico
Dal semplice ricovero si è poi passati alla tragica decisione presa dai medici: “Mi sento come un frantoio nel petto, ci avvisarono che era stato spostato in un altro nosocomio: appena gli hanno fatto la Tac d’ingresso, lo volevano intubare, poi invece hanno visto che bastava un passo in meno”.
Ecco quindi che la situazione si aggrava ed “è stato intubato. Il suo polmone era compromesso al 100% già al quinto giorno di terapia intensiva. Ha resistito un mese solo perché aveva un fisico sano”.
Ricordi che naturalmente fanno male, ma che Valerio Scanu racconta magari per cercare di metterli alle proprie spalle. Un’artista alla ricerca, quindi, di una vera e propria rinascita.