Stefano Accorsi, il trauma che ha sconvolto l’attore: è morto proprio davanti ai suoi occhi

Stefano Accorsi ha raccontato il trauma che ha avuto quando era giovane. Ecco cosa è successo nel dettaglio.

Stefano Accorsi è un attore che di certo non ha bisogno di presentazioni. La sua bravura è ormai riconosciuta da tutti, pubblico e critica. Inizia la sua carriera partecipando ad alcuni spot pubblicitari, ma viene consacrato dal grande pubblico quando fa parte del cast di Radiofreccia, il film diretto da Luciano Ligabue.

Dopo ha inizio l’incredibile ascesa nel mondo del cinema e non solo. Tra i suoi lavori più apprezzati ci sono L’ultimo bacio, Le fate ignoranti, Baciami ancora, Marylin ha gli occhi neri, Un viaggio chiamato amore, La stanza del figlio e molti altri.

Ma vediamo cosa è successo nel dettaglio quando l’attore non era ancora famoso. Si tratta di un evento che lo ha scosso molto. Ecco di cosa si tratta.

Stefano Accorsi ha assistito alla morte di un uomo davanti ai suoi occhi: ecco il drammatico racconto

In un’intervista al settimanale Vanity Fair il bell’attore si è lasciato andare a qualche confessione. Accorsi ha detto che prima di diventare attore, durante il periodo del liceo, si iscrisse a una scuola di teatro. In estate, però, lavorava come bagnino. E proprio mentre stava lavorando un uomo morì davanti ai suoi occhi. “Fuori dal turno, ho visto un uomo morirmi davanti per una congestione: un trauma” ha raccontato l’attore.

Ed è un episodio che ha segnato Stefano Accorsi che poco dopo farà il provino per un film di Pupi Avati e verrà preso. Insomma, un vero e proprio trauma nella vita precedente alla fama dell’attore.

Ad oggi la sua carriera e la sua vita privata sono molto soddisfacenti per l’attore. In passato ha avuto una lunga relazione con l’attrice Laetitia Casta, dalla quale ha avuto due figli: Orlando e Athena. Poi, si è separato dalla modella francese e ad oggi è in una relazione con Bianca Vitali. La coppia ha avuto due figli: Lorenzo e Alberto.

Inoltre, ha vinto numerosi riconoscimenti, come il David di Donatello per il film Radiofreccia e per Veloce come il vento, il Globo d’oro per Le fate ignoranti, il Ciak d’oro per Radiofreccia e La dea fortuna, il Nastro d’argento per Le fate ignoranti, Veloce come il vento e un premio speciale per il migliore esordio alla regia con il film Io non ti conosco.