Gianna Nannini è sicuramente la cantante rock italiana più famosa al mondo. La sua voce graffiante, riconoscibile in mezzo a 1000, ha segnato la storia della musica italiana. Sempre sul pezzo, quindi, anche se Gianna ha raccontato di un terribile incidente che le ha comportato gravissime conseguenze fisiche.
Le sue canzoni sono conosciute praticamente da tutti e molto spesso affrontano anche tematiche impegnate e controverse. Una carriera di tutto rispetto, ma segnata profondamente dall’incidente che l’ha colpita duramente.
La Nannini è originaria di Siena, ma da ragazza decide di trasferirsi nel capoluogo lombardo dove inizia i suoi studi di chitarra e ottiene a soli vent’anni il suo primo contratto discografico con il quale riuscirà a pubblicare il suo album di debutto, omonimo.
Una grande sportiva che da bambina giocava a tennis a livello agonistico. È dichiaratamente omosessuale e attualmente vive a Londra con la sua compagna Carla sposata in Inghilterra tramite rito civile civile. Gianna Nannini è stata al centro di una grande polemica quando ha 54 anni ha dato la luce Penelope Nannini, nata da fecondazione assistita. Dopo tre aborti è stata lei la vera gioia della sua vita anche se le polemiche intorno al caso non sono mancate, considerando l’avanzata età della mamma.
Il primo grande successo discografico della Nannini é, senza dubbio, America uscito nel 1979 all’interno dell’album California. Nel 1984 il suo sesto disco Puzzle riscuote un successo straordinario e inaspettato. Dopo avere realizzato il video di Fotoromanza, decide di partire con un tour europeo che la consacrerà anche a livello internazionale. Più di 40 concerti e 300.000 spettatori. Il disco con Fotoromanza diventa uno dei più ascoltati per le classifiche di Germania, Austria e Svizzera e la Nannini riceve due dischi d’oro anche all’estero. Una carriera sconfinata durante la quale la cantante pubblica un successo dopo l’altro.
Nel 1994, e quindi nel pieno del suo successo, Gianna Nannini riesce a laurearsi presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Siena ottenendo il massimo dei voti e la lode. La tesi discussa, ha il titolo Il corpo nella voce nella quale è stata riportata l’esperienza travolgente nel mondo della musica che l’ha portata ad approfondire, con questo studio, le correlazioni tra il corpo e il canto.
Una donna dalle mille risorse che però nella sua vita ha dovuto affrontare un terribile incidente che probabilmente le avrebbe potuto compromettere seriamente la carriera. L’accaduto è avvenuto proprio nella pasticceria dei genitori. Da bambina infatti Gianna ha passato la sua infanzia come operaia nella stessa piccola azienda di famiglia. Decorava torte.
Durante il lavoro, per un terribile casualità, le rimasero incastrate le falangi del dito medio e dell’anulare dentro la macchina che confezionava biscotti. “Cacciai un urlo terribile; la voce roca mi è venuta allora. Poi svenni”. Queste le parole drammatiche di Gianna che racconta quegli attimi di terrore che le potevano costare molto caro.
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