Stiamo parlando del sussidio più discusso dell’ultimo periodo. Il reddito di cittadinanza é ormai distribuito a migliaia di cittadini italiani e per molti rappresenta l’unica possibilità per mandare avanti la propria famiglia. Ora però il contributo potrebbe essere giunto al capolinea. Ecco perché il reddito di cittadinanza sembra destinato a sparire.
Per molti italiani è una salvezza, ma dall’altra parte c’è il mondo della piccola e media imprenditoria e, soprattutto in estate, il problema si sta facendo sentire. I commercianti lamentano la quasi impossibilità di reperire personale per le proprie attività.
Il problema è più ampio soprattutto se si considera che molti lavoratori vengono chiamati esclusivamente per coprire la stagione estiva. E’ il caso questo del complesso mondo del turismo che, già con la pandemia ha subito un forte calo. Chi era abituato a chiamare lavoratori solo per coprire la stagione estiva, ora deve fare i conti con il reddito di cittadinanza che il più delle volte supera lo stipendio promesso dal datore di lavoro.
Gli stessi imprenditori sanno di non essere concorrenziali e ormai rinunciano anche a cercare personale poiché sfiduciati per la situazione. Proprio per queste continue diatribe il reddito di cittadinanza è al centro, in queste ore, di un tornado violento. Il contributo potrebbe avere i mesi contati.
Matteo Renzi ha deciso di interpellare la Cassazione con un quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza
L’aiuto economico ideato dai 5 Stelle che é difeso a spada tratta da Giuseppe Conte, può saltare a causa di un referendum. Ad annunciarlo è il leader di italia Viva, Matteo Renzi da sempre contro questa iniziativa. ” La cultura grillina, unita a quella della sinistra radicale, ha trasformato la questione del lavoro in assistenzialismo. Noi siamo il partito del lavoro: martedì 19 alle 10 saremo in Cassazione per depositare il quesito sul reddito di cittadinanza” queste le dure e chiare parole di Renzi che, quindi proprio in queste ore si sta muovendo per far sì che questo contributo venga definitivamente abolito.
Adesso il paese è in attesa di conoscere in che modo la Cassazione si muoverà dopo aver ricevuto il quesito referendario. Dopo tante parole, Renzi é passato ai fatti ed ora l’abolizione sembra essere più vicina. I grillini hanno da sempre sostenuto questa manovra che è diventata più volte merce di scambio per ottenere più voti alle elezioni.
Dal 19 luglio, quindi, é iniziato il countdown dopo il quale si conosceranno le sorti dell’aiuto economico tanto voluto dai leader dei 5 Stelle. Adesso la politica rimane a guardare in attesa di tornare alle urne per valutare il vero sentimento degli italiani che, chiamati l’ultima volta a votare, hanno preferito astenersi scoraggiati ormai dalla situazione politica italiana allo sbando.