Sono sempre di più gli aiuti che arrivano da parte dello stato per le persone più bisognose: il prossimo indennizzo prevede circa 200€ ma non tutti possono averlo
Dopo il periodo critico del post-pandemia, siamo entrati in una vera e propria crisi economica che sta toccando tutti gli aspetti sociali della vita. L’inflazione è arrivata ai livelli altissimi tant’è che c’è stato un forte rincaro dei prezzi. Tra i costi più colpiti c’è stato sicuramente quello del carburante e delle bollette.
Lo Stato sta cercando di andare incontro alle difficoltà dei cittadini, con degli indennizzi e delle agevolazioni per aumentare il potere di acquisto. Tra i vari aiuti, non dimentichiamo quello ancora in atto come il reddito di cittadinanza o quello stanziato a Luglio a tutti i lavoratori e pensionati dal valore di 200 euro. Nonostante ciò, le persone sono sempre più in difficoltà e non sempre riescono ad arrivare a fine mese con serenità, soprattutto chi ha figli a carico.
Chi può accedere alla domanda dei 200 euro
A pagare il prezzo di questa crisi economica che incombe inesorabilmente, sono sicuramente le natalità. È sempre più difficile mettere al mondo un bambino per via di tutte le spese che ne derivano. I 200 euro quindi sono destinati proprio a chi ha figli a carico e questa agevolazione si aggiunge all’assegno unico universale, lanciato dal governo Draghi e che è andato a sostituire tutti i bonus che c’erano prima.
L’assegno unico universale per chi ha figli a carico è semplice da calcolare e si basa sul numero di figli a carico e dell’Isee, quindi sul reddito annuale di ciascuna famiglia. L’unica pecca è che tutti i bonus che c’erano prima sono andati persi e quello unico universale è andato a sostituirli tutti. I 200 euro in arrivo vanno quindi a cumularsi all’assegno unico universale.
Questo nuovo bonus è relativo alla prima infanzia, quindi per tutti coloro che hanno bambini fino ai 6 anni di età e a rilasciarlo sono i comuni. Il governo quindi provvederà all’assegno unico, mentre i comuni aggiungeranno ad esso i 200 euro per chi rientra nei requisiti.
Per capire se puoi rientrare in questo privilegio basta davvero poco, ovvero consultare il bando, collegandosi al sito della propria regione. A decidere quindi se siete in possesso dei requisiti giusti sarà proprio il vostro comune, e di conseguenza quindi anche la cifra concreta. L’ente locale quindi, in questo caso, è fondamentale per integrare l’assegno unico universale.