È proprio il caso di dire che anche l’amore è diventato troppo costoso. Quello che è successo a questo sessantenne ha dell’incredibile. Costretto a pagare, forse, per il suo troppo desiderio.
La multa da 400 € per avere ordinato troppo viagra
È una storia alla quale è difficile credere; un sessantenne è stato condannato a pagare una multa salatissima nel suo paese d’origine, la Svizzera, per aver acquistato online un’eccessiva quantità di Viagra.
L’uomo, dopo averlo ordinato tramite il sito Internet, non è riuscito mai ad entrarne in possesso del prodotto, poiché la spedizione è stata bloccata e sono stati immediatamente presi provvedimenti. All’uomo è stata recapitata una multa pari a 407 €. Il motivo è incredibile. Secondo le leggi europee è vietato ordinare farmaci a base di tadalafil in quantità così grandi.
Il medicinale era stato ordinato in Polonia, ma non è mai arrivato a destinazione. Gli eventi, però, hanno un risvolto esilarante; non si tratta infatti di un uomo che era stato preso da un’eccessivo desiderio sessuale, l’equivoco risiede in un errore al momento dell’ordine o almeno questo è quello che ha dichiarato in sede processuale.
Il sessantenne, forse poco avvezzo alle nuove tecnologie, aveva chiesto al figlio di ordinare il farmaco online. Il ragazzo ventunenne, dopo aver effettuato un primo ordine della tanto famosa pillola blu, è stato assalito dal dubbio di non aver terminato l’operazione in maniera corretta. Ecco perché ha deciso di ripetere l’operazione una seconda volta, ma anche questa gli ha lasciato dei dubbi.
Le motivazioni per la multa sono ben chiare
Il figlio ha ordinato, quindi il medicinale per una terza volta e questo ha fatto scattare l’allarme alla dogana. La motivazione che ha spinto le forze dell’ordine a sequestrare la spedizione e ad inoltrare la multa, é chiara. Le quantità ordinate erano superiori al fabbisogno mensile abituale. Queste le chiare dichiarazioni presenti nell’ordinanza del tribunale.
L’uomo ovviamente è stato accusato di avere acquistato il prodotto con lo scopo di rivenderlo ad un prezzo maggiore. Ma il sessantenne nega strenuamente. Lui e suo figlio giurano che ci sia stato un problema durante l’ordine. Evidentemente la Corte non gli ha creduto e, oltre alla multa salatissima sono stati costretti a corrispondere anche le spese processuali pari a 307 €.
Tutti si chiederanno dove siano finite le tantissime pillole dell’amore. Incredibilmente le confezioni di farmaco non sono state rimesse in commercio, ma distrutte. L’epilogo della storia quindi non è sicuramente positivo e, da questo momento, sappiamo quanto sia importante verificare sempre i nostri acquisti prima di procedere con altri.