In questo momento storico l’Italia verte in una situazione davvero drammatica a livello economico. La crisi è evidente e i rincari degli ultimi mesi hanno portato una notevole riduzione del potere di acquisto da parte dei cittadini. Sempre più persone, infatti, non riescono ad arrivare a fine mese e trova difficoltà anche nell’acquistare i beni di prima necessità perché i prezzi sono aumentati inesorabilmente.
Ovviamente mentre l’inflazione sale ai livelli altissimi, gli stipendi restano tali e questo impedisce alle persone di vivere serenamente. Lo stato ultimamente ha cercato di andare incontro ai cittadini con una serie di sussidi e indennizzi, parliamo del bonus da 200 euro che è arrivato sulla busta paga di Luglio dei lavoratori ma anche sulla pensione dei pensionati. Ma non solo, ci sono stati altri incentivi, come quello psicologico o relativo alle casalinghe. In questo momento però è stato stanziato un nuovo provvedimento da parte dell’esecutivo. La trattativa è in corso e bisogna scegliere tra il bonus di 200 euro e il taglio dell’iva.
Bonus di 200 euro o taglio all’iva: la decisione è in atto
È proprio il ministero dell’economia che dovrà decidere tra quale delle due misure varare affinché il governo le inserisca nel provvedimento. Ad essere stanziati sono stati dieci miliardi di euro. Si dovrà quindi scegliere tra la riconferma del bonus da 200 euro che arriverà sulle buste paga per chi percepisce reddito annuale basso o l’abbattimento dell’iva sui beni primari.
Ovviamente ci sarà anche un provvedimento contro il caro bollette, soprattutto quelle relative alla luce e al gas. Per il governo sarebbe molto più facile riconfermare il bonus da 200 euro. Questo, che è già arrivato a Luglio, è andato nelle tasche di circa 30 milioni di italiani.
Nel caso venisse riconfermato, verrebbero stanziati 6,8 miliardi. Il taglio dell’iva invece sarebbe un po’ più difficile. A favore dell’abbattimento dell’iva c’è Renato Brunetta. “Mi batterò perché il carrello della spesa di questi prodotti sia lo stesso” ha chiosato il ministro della Pubblica amministrazione. Della stessa opinione è il Cisl, mentre Cgil e Uil optano per il bonus da 200 euro. Secondo i sindacati invece il problema resta il rincaro delle utenze.
Se fossero più basse, l’inflazione sarebbe dimezzata. Ci sarà quindi sicuramente un decreto che porterà alla riduzione delle bollette. Secondo la Codacons invece, il governo dovrebbe limitare l’inflazione ma questo costerà alle famiglie circa 2500 euro in più nel 2022.