“La banca deve essere considerata come una parte della famiglia. Quando la famiglia è in una situazione difficile bisogna stringersi attorno alle persone”
I privati, spesso, fanno quello che dovrebbe fare lo Stato. E la cosa più grottesca è che poi è la stessa politica ad applaudire tali scelte. E’ quello che sta avvenendo in questi giorni. Una famosa banca italiana, infatti, ha pensato (e non poco) ai propri dipendenti.
Dati positivi
“Un modo concreto per stare vicino alle famiglie in questa difficile fase economica, un modello da imitare”. Lo scrive il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi, in un tweet. Ancora una volta, quindi, sono i privati a fare ciò che dovrebbe fare la politica contro il caro-vita, che in questi mesi sta affliggendo gli italiani.
La banca, infatti, ha messo a segno un solido primo semestre con un utile netto a 2,35 miliardi di euro, dopo le rettifiche per 1,1 miliardi finalizzate a mitigare l’impatto di Russia e Ucraina. Ma non basta. L’utile prima delle rettifiche ha raggiunto i 3,28 miliardi, in crescita dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli interessi netti, inoltre, sono pari a 4,05 miliardi (+2,5%), le commissioni scendono a 4,53 miliardi, e l’attività assicurativa sale a 867 milioni. La banca ha confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025, così come previsto nel piano d’impresa 2022-2025 la cui attuazione procede a “pieno ritmo”.
Positivo anche l’andamento sul fronte della riduzione dei crediti deteriorati con una contrazione pari a circa 4,1 miliardi da fine 2021 e a circa 54 miliardi dal picco di settembre 2015. L’obiettivo della remunerazione degli azionisti resta una priorità della banca, con 1,65 miliardi di dividendi già maturati.
Il contributo ai dipendenti
“La banca deve essere considerata come una parte della famiglia. Quando la famiglia è in una situazione difficile bisogna stringersi attorno alle persone che possono avere bisogno di sostegno” ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call con gli analisti finanziari illustrando le motivazioni del bonus ai dipendenti per fronteggiare il carovita.
La banca guidata da Carlo Messina, a sorpresa, ha deciso così di distribuire un contributo straordinario di 500 euro per ogni dipendente del gruppo per mitigare l’impatto del rincaro dei prezzi e delle difficoltà provocate dalla pandemia.
Banca Intesa a ritenuto quindi di dover dare alle persone un contributo per aiutare a mitigare l’impatto dello scenario attuare. Non si tratta di una parte integrante del salario ma è un contributo molto importante. Il contributo, per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro, riguarderà 82 mila persone che lavorano nel Gruppo Intesa Sanpaolo, fatte eccezione per i dirigenti.
E anche quest’anno si prevede una cedola generosa per gli azionisti. Il consiglio d’amministrazione, nella riunione di approvazione dei conti del semestre, ha previsto come acconto sul dividendo del 2022 un importo non inferiore a 1,1 miliardi oltre al buyback da 3,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi già in corso.