Lo abbiamo conosciuto tutti come Uomo Gatto di Sarabanda. Oggi Gabriele Sbattella è scomparso dai radar e ha cambiato radicalmente il suo modo di vivere. Ecco che fine ha fatto.
Era il programma musicale più seguito degli anni 2000 e l’uomo Gatto è stato il campione indiscusso di Sarabanda; è rimasto al comando per ben 79 puntate di fila; per lui nessun brano aveva segreti e riusciva ad indovinare ogni pezzo anche con una sola nota.
Il provino di Sarabanda in un momento buio della vita di Gabriele
Il programma, condotto da Enrico Papi, gli ha concesso una grande popolarità che gli ha permesso di dare una svolta alla sua vita. Correva l’anno 2002 quando Gabriele Sbattella, in un periodo buio della sua vita, decide di candidarsi per il provino di Sarabanda. Era laureato in traduzione da e verso l’inglese e il tedesco.
In quel periodo aveva dei problemi di salute che lo preoccupavano ed era in attesa dei referti medici, ma la chiamata dagli autori del quiz televisivo al quale si era appassionato, ha riportato la felicità in lui.
E’ rimasto campione dal 12 novembre 2002 al 19 Febbraio 2003 e il suo fare un po’ bizzarro è entrato nel cuore di tutti gli italiani che si sono appassionati alle sue performance. “Alla fine diventa una sfida con te stesso. Tra i giochi più difficili? Quello in cui bisognava indovinare più titoli possibili di canzoni sentendo poche note in 60 secondi era tremendo”. Queste le parole di Gabriele che ricorda con affetto e nostalgia quel periodo.
L’uomo gatto e il suo rapporto con Enrico Papi
Oggi l’Uomo Gatto ha cambiato radicalmente vita e ha praticamente interrotto i rapporti con Enrico Papi. Dice di non possedere alcun contatto del conduttore e di limitarsi al saluto nelle occasioni di incontro.
Gabriele si è tolto definitivamente la “maschera” dell’Uomo gatto e ha intrapreso una carriera diversa. Sono passati più di vent’anni dal successo nel programma musicale ed oggi, il campione è diventato un giornalista, anche se il suo aspetto è praticamente lo stesso. Scrive di sport e di calcio, ma anche di musica ovviamente. È stato inviato a Sanremo per seguire tre edizioni del Festival.
Ha dichiarato di essere un impiegato di un’agenzia che al bisogno lo indirizza per commentare gli eventi più disparati. Gabriele, quindi, si è saputo riorganizzare dopo il grande clamore di quegli anni e oggi, anche se dietro ai riflettori, continua la sua carriera inerente al mondo dello spettacolo. Una ritrovata serenità che gli ha permesso di trovare la giusta strada da intraprendere dopo lo sconvolgimento e il clamore di quel periodo d’oro.