Il costo dell’energia è sempre più alto e, di conseguenza, risulta più difficile reperire alcune materie prime. Questo porterà alcuni prodotti a scarseggiare tra gli scaffali dei supermercati.
Allarme nei supermercati: mancano dei prodotti
Nell’ ultimo periodo siamo inclini a sentire di prodotti che mancano o scarseggiano dai supermercati del nostro paese. Ciò accade a causa dei conflitti in atto nel Mondo, come nel caso della carenza di olio di girasole dovuta allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Altre volte, invece, accade perché non è più conveniente per le aziende produrre certe materie prime, come l’anidride carbonica per l’acqua frizzante, che recentemente è stata oggetto di razionamento nei supermercati.
Sembra però che dovremo abituarci a vedere sempre più tipologie di prodotti scarseggiare sugli scaffali dei supermercati. Questo sia a causa del perpetrarsi del conflitto in Ucraina, sia perché il costo dell’energia non sembra vedere una sua riduzione a breve. Alla situazione già critica va anche ad aggiungersi la scarsa disponibilità di contenitori in vetro e alluminio. E quindi per tutti questi motivi alcuni prodotti potrebbero scarseggiare dopo l’estate, quali sono?
Quali prodotti potremmo non trovare più al supermercato:
Pare proprio che nell’imminente futuro dovremo fare i conti con ulteriori carenze di prodotti dagli scaffali dei supermercati. Questo a causa di diversi fattori, alle volte interconnessi, come la guerra in Ucraina, le conseguenze del confinamento nei paesi esportatori e le interruzioni commerciali tra fornitori e distributori. A ciò si aggiungono i raccolti non proprio fiorenti anche a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, ad esempio gli eventi meteorologici estremi, il caldo e la siccità.
Le categorie merceologiche più a rischio sono amidi, semole, pasta e farine, che potrebbero non essere sempre disponibili sugli scaffali dei supermercati. Il problema non è solo la mancanza di materie prime ma anche la carenza di imballaggi sta pesando molto sulla disponibilità di diversi prodotti e molti contenitori in vetro o alluminio sono diventati infatti molto difficili da reperire o sono troppo costosi.
Mercato in difficoltà per colpa della guerra:
La guerra in Ucraina ha provocato l’interruzione della produzione in sette stabilimenti, filiali dei due colossi del vetro. Questa cosa ha messo sotto pressione il mercato, tanto che, ad esempio, i produttori di succhi di frutta devono aspettare diversi mesi per vedersi consegnati i contenitori con cui possono poi vendere i loro prodotti. Abbiamo gli stessi problemi per le capsule di alluminio, lattine e barattoli con tempi di attesa che arrivano fino a 6 mesi.
Anche gli imballaggi in carta hanno subito un aumento di prezzo. Se le aziende faticano a trovare imballaggi per i loro prodotti o se questi risultano più costosi del normale, ciò si traduce in un ritardo nella consegna di certe referenze nella grande distribuzione e di conseguenza carenze sugli scaffali e prezzi i più alti del solito.