Sembra che anche per il 2022 sia stato confermato l’aiuto per tutte quelle donne che mettono al mondo un figlio in una situazione di disagio economico.
Bonus 2022 per mamme disoccupate: i requisiti da avere
Il bonus maternità per mamme con ISEE basso e disoccupate è stato confermato anche per il 2022. Si tratta di un’agevolazione per le neo mamme che vivono in condizioni economiche precarie, il bonus viene richiesto al Comune di appartenenza e viene erogato dall’INPS.
Per ottenere l’agevolazione, ovviamente, ci sono determinati requisiti da rispettare. Il Bonus è destinato alle donne che non hanno diritto al congedo maternità dell’INPS, perché disoccupate o non hanno i contributi minimi. Si tratta dunque di casalinghe, disoccupate o lavoratrici con Isee basso. Bisogna avere un reddito ISEE non superiore a 17.747,58 euro e non si può fare richiesta se la mamma già percepisce la Naspi.
Bonus maternità 2022: chi può richiederlo
Il sostegno può essere richiesto da chi ha partorito, avuto in affido o adottato un bambino tra il 1° Gennaio e il 31 Dicembre 2022. Possono richiere il Bonus le neo mamme che hanno la cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’UE o extra comunitarie con permesso di soggiorno.
In tutti i casi è obbligatoria la residenza italiana. Il Bonus dura 5 mesi e l’importo può arrivare a un totale di 1773,65 euro: gli importi mensili sono aumentati passando da 348,12 euro del 2021 a 354,73 euro nel 2022.
Bonus per mamme disoccupate: come richiederlo
Per richiedere il bonus bisogna recarsi direttamente al proprio Comune di residenza, che poi trasmetterà tutta la documentazione all’INPS.
Questi i documenti da allegare:
- documento di identità della richiedente,
- codice fiscale,
- eventuale permesso di soggiorno nel caso di madri extra-comunitarie,
- attestazione ISEE 2022,
- autocertificazione che dichiari il rispetto di tutti i requisiti necessari,
- l’IBAN sul quale l’INPS accrediterà il sussidio.
Per presentare la domanda c’è una finestra temporale di 6 mesi dalla data del parto. Saranno gli enti locali a gestire le erogazioni e a raccogliere le istanze fatte pervenire, secondo la modalità di consegna scelta su base volontaria da ciascun Comune, dalle donne interessate all’ottenimento dell’assegno INPS.
E’ bene raccogliere tutta la documentazione necessaria, compresa l’attestazione ISEE aggiornata al 2022, e munirsi di pazienza dopo aver presentato la domanda perché serviranno almeno 30 giorni di tempo per lavorare la pratica. Trascorso tale tempo, l’INPS farà partire i bonifici sul conto corrente delle donne beneficiarie.