Alcuni Comuni stanno cercando dei modi per risolvere il problema dei rincari energetici, e così è nata la proposta sull’ora legale che potrebbe aiutare a risolvere un problema.
Secondo quanto scritto nel piano Cingolani, applicato dal governo uscente, la crisi energetica conseguita alla rinuncia al gas russo, deve essere arginata riducendo i consumi, e questo tema interessa particolarmente i Comuni.
Ecco su cosa bisognerà risparmiare
Nel piano, soprattutto per i Comuni, è incluso il risparmio su riscaldamento e illuminazioni, oltre che delle attività commerciali. E qui si giunge alla proposta sull’ora legale, legata, per l’appunto, al contrasto al caro energia.
Ora legale: la proposta
Da quanto si apprende, tra le numerose proposte avanzate, c’è quella di protrarre l’ora legale per tutto l’anno, così da avere più luce naturale. Per combattere il rincaro dei costi energetici, la Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) ha chiesto di tenere l’ora legale per tutto l’anno, non facendo dunque il passaggio che avviene ogni anno, da ora legale a solare.
Alessandro Miani, che presiede la Sima, ha spiegato che la politica dibatte su «razionamenti del gas alle imprese, sabato in DAD per le scuole e riduzione della durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno». Tuttavia, spiega ancora il presidente della Sima, la politica scora che già 4 anni fa, il Parlamento Europeo ha dato approvazione con l’84% dei voti per il sì, all’approvazione dell’obbligo di cambiare orario due volte l’anno, consentendo ai governi di decidere per quale tipo di ora optare, se legale oppure solare.
Passare in modo permanente all’ora legale vorrebbe dire avere un’ora in più di luce e calore tutti i giorni e, dato il forte aumento dei prezzi del gas, permetterebbe all’Italia di risparmiare sui consumi di energia più o meno 1 miliardo di euro solo nei primi due anni.
Ma i benefici che la cosa apporterebbe sarebbero anche dal punto di vista climatico. Sempre secondo le stime di Sima, il risparmio sull’energia determinato dal mantenere l’ora legale in modo permanente, farebbe sì che si rimuovano le emissioni che alterano il clima per 200mila tonnellate di CO2 l’anno, il che sarebbe anche assai benefico per la salute dell’essere umano.
Tutto questo, oltre al risparmio dal punto di vista economico, perché si andrebbe a ridurre la combustione di fonti fossili per riscaldare e illuminare le città. Prima che i prezzi del gas salissero vertiginosamente, Terna aveva stimato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica che si era riusciti a risparmiare nei 7 mesi di quest’anno in cui vige l’ora legale. Nel complesso, si tratta di 1,8 miliardi risparmiati.