La crisi energetica si fa sempre più grave e adesso al centro della polemica c’è anche l’idea di proporre la settimana corta ai milioni di studenti che iniziano l’anno scolastico in questi giorni. Queste le dichiarazioni del Ministro.
Si parla di oltre 7 milioni di ragazzi che in questi giorni stanno tornando tra i banchi di scuola pronti a riaffrontare un anno impegnativo. Questi ultimi periodi non sono certo stati facili per loro. Una lunga interruzione per il lockdown, il rientro con le mascherine, il distanziamento e adesso la proposta di accorciare la settimana di lezioni.
Il rientro a scuola tra le polemiche
I ragazzi fin da subito hanno dimostrato di avere coraggio e resilienza e non si sono mai lasciati andare di fronte alle molteplici difficoltà oggettive affrontate in quest’ultimo periodo. Stanno tornando sui banchi di scuola milioni tra bambini e ragazzi. Tra il 1 settembre e il 19, infatti, saranno rientrati tutti.
Dopo, però, gli infiniti problemi scaturiti dalla pandemia adesso giocano un ruolo importante anche quelli dell’energia. La scuola, si sa, non è un’organizzazione che dispone di molti fondi ed è per questo che si è parlato, in quest’ultimo periodo, di proporre un’offerta didattica ridotta ai ragazzi.
Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi interviene in maniera decisa sull’argomento. Nonostante tutti dobbiamo affrontare le difficoltà del caso energia, il governo non ha mai ipotizzato la settimana corta. “La scuola deve essere l’ultima a rimetterci perché, su questo campo, il paese ha già dato”. queste le sue parole durante un’intervista rilasciata ad Uno mattina.
Il Ministro, però, lascia aperto uno spiraglio poiché parla dell’autonomia scolastica. Un istituto, infatti, potrebbe decidere come meglio crede, ma il punto è è un altro: qualsiasi decisione si intraprenda, deve essere chiaro che la si percorre per problemi organizzativi e non per sopperire ai rincari dell’energia.
La didattica a distanza nella giornata di sabato
D’altronde, proprio nell’ultimo periodo, il confronto con i sindacati del mondo della scuola aveva evidenziato tutte le problematiche, ma l’ipotesi della riduzione dell’orario scolastico era stata fortemente contrastata e si era parlato al massimo di un’attivazione della didattica distanza nella giornata di sabato.
Il ministro Bianchi precisa che la settimana corta, se sarà istituita in qualche complesso scolastico, sarà esclusivamente per organizzare l’anno al meglio e non per risparmiare sulle bollette. Durante la stessa intervista Bianchi è tornato a parlare anche della problematica degli insegnanti.
Tiene a precisare che non esiste un’emergenza in tal senso poiché la scuola dispone di 801 mila insegnanti e 650.000 a tempo indeterminato. “Diversamente dagli altri anni abbiamo tutti i docenti a tempo indeterminato e di ruolo” chiude. Il paese, gli studenti, il corpo docente sono quindi pronti per intraprendere un altro anno scolastico nel migliore dei modi e ci si augura che questo possa essere più semplice per tutti.