La recente crisi energetica ha sta riportando conseguenze gravi sull’economia domestica. Ecco i nuovi divieti che spaventano la popolazione
Molte le regioni che, per limitare l’inquinamento atmosferico, hanno vietato l’utilizzo di camini e stufe, per i trasgressori multe fino a 5000 euro.
Diversi cittadini si ritrovano quindi a non poter usare a casa propria gli impianti, pagati a caro prezzo quando installati. Il divieto riguarda camini e stufe solo in particolari casi e per determinate tipologie di impianto.
Il divieto regionale
La crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina e il conseguente aumento record delle bollette di luce e gas ha portato più famiglie a optare per metodi di riscaldamento alternativi in vista dell’imminente inverno. Tra questi troviamo proprio stufe a legna e a pellet e i classici camini.
In alcune Regioni è però in vigore il divieto di utilizzo per stufe e camini a biomassa, nell’ambito delle leggi introdotte per contrastare l’inquinamento atmosferico. La norma riguarda gli impianti con potenza al focolare fino a 10kW. Tra le Regioni che ne vietano l’utilizzo troviamo la Lombardia. Qui le multe per i trasgressori partono da 500 euro e possono arrivare fino a 5.000 euro.
Il divieto riguarda l’installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con emissioni superiori a quelle consentite ed è obbligatorio che i generatori di calore abbiano almeno 4 stelle. Per le stufe a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW è obbligatorio utilizzare materiale da ardere conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2. La certificazione deve essere effettuata da parte di un Organismo accreditato e, nel caso di un controllo, dovrà essere esibita la documentazione pertinente da parte dell’utilizzatore.
Restrizioni anche in Veneto e Piemonte
Anche in Veneto accendere camini e stufe a legna in inverno è vietato per tutti gli impianti con prestazioni inferiori a 3 stelle, mentre in Piemonte il divieto è già in vigore dal 2018.
Si parlava anche qui del divieto di installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa, con una potenza nominale inferiore a 35 kW e classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 3 stelle. Dal 2019 è consentita l’installazione di impianti con prestazioni a quattro stelle.
La situazione in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna ha previsto vincoli e limitazioni diverse data la conformazione del territorio e la sua espansione orizzontale.
Il divieto di utilizzo di caminetti, stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico riguarda esclusivamente impianti di classe 1 e 2 stelle, installati negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico e che si trovano sotto i 300 metri di altitudine.