La famosa cantante italiana può finalmente tornare a casa, dopo aver festeggiato il suo 58esimo nella clinica Villa Margherita a Roma.
Dopo l’incidente in barca, Paola Turci può finalmente tornare a casa con il tutore. La nota cantante, infatti, era caduta in barca e aveva riportato un trauma cranico. È rimasta in osservazione presso la clinica Villa Margherita a Roma, dove, peraltro, il 12 Settembre scorso, ha dovuto festeggiare il suo 58esimo compleanno. Ora è finalmente tornata a casa, tra le braccia della moglie Francesca Pascale.
È stata, infatti, proprio quest’ultima a sostenerla e a starle sempre vicina, durante questo difficile periodo. All’uscita dalla clinica c’era proprio Francesca, che si è fatta trovare lì ad attenderla con un mazzo enorme di rose rosse, pronta a riabbracciare la sua Paola.
La storia d’amore tra Paola e Francesca
Una storia d’amore che ha fatto sognare tanti e che è “uscita allo scoperto” solamente nell’estate del 2020, quando vennero pubblicate e diffuse le foto delle due donne che si baciavano a bordo di uno yacht nelle acque del Cilento. La storia non era comunque mai stata apertamente ufficializzata da nessuna delle due donne.
Da allora sono state davvero tantissime le voci che sono circolate in merito. La stessa Paola Turci, li ha definiti “pettegolezzi”. Lei che, nei suoi trent’anni e oltre di carriera, ci ha sempre tenuto alla sua privacy e ha sempre protetto la sua vita al di là dei riflettori. Per Paola non era assolutamente necessario confermare quelle voci o dargli adito, perché il suo silenzio ha fatto chiaro a tutti che non c’è alcun bisogno di dire chi sei o quali sono i tuoi “gusti sentimentali”. La Turci, come dice lei stessa, avrebbe potuto approfittare di quei pettegolezzi e accettare copertine in cambio di soldi.
La stessa Pascale non ha mai voluto alimentare queste voci e lei stessa si è impegnata attivamente in questi anni per la causa Lgbtq+. Nel 2014, Francesca Pascale ha fondato l’associazione “I colori della libertà” contro la violenza sulle donne e pro Lgbtq+, fino ad annunciare di volersi sbattezzare, come protesta contro l’omofobia della Chiesa.
Il matrimonio
Il 2 Luglio scorso le due donne sono convolate a nozze e si sono sposate civilmente a Montalcino, in provincia di Siena. Ed è proprio nel giorno del loro matrimonio che la loro storia è stata pubblicamente ufficializzata, sempre con il dovuto rispetto della loro privacy.
Il matrimonio è stato festeggiato con soli 25 invitati, compresi i quattro testimoni di nozze. Una cerimonia e festeggiamenti davvero sobri e all’insegna dell’intimità.