L’attrice Kasia Smutniak, ex compagna di Pietro Taricone, da cui ha avuto una figlia, ha raccontato di avere una malattia non facile da sconfiggere e che la infastidisce al punto che è ricorsa a dei santoni per trovare un modo di debellarla.
Kasia Smutniak è un’attrice che nel tempo ha fatto breccia nel cuore degli italiani, vestendo i panni di personaggi emozionanti e facendosi notare per il proprio talento in pellicole come Perfetti sconosciuti, Allacciate le cinture, ma anche in serie tv in cui ha avuto a che fare lavorativamente con attori del calibro di Alessandro Borghi e Patrick Dempsey.
La storia con Pietro Taricone
Smutniak è stata compagna di Pietro Taricone, da cui ha avuto la figlia Sophie. Taricone morì in modo tragico nel 2010 dopo essersi lanciato con il paracadute. Kasia è ora legata al produttore Domenico Procacci, con cui ha avuto un figlio, Leone.
Intervistata poco tempo fa, l’attrice ha confessato una cosa che non sapeva nessuno. La donna, 43 anni, ha raccontato di avere una malattia che ha intaccato la sua pelle.
La malattia che ha colpito la sua pelle
L’attrice ha raccontato, di avere la vitiligine, una malattia della pelle che consiste in discromie diffuse. Smutniak ha svelato che ha manifestato questo disturbo sette anni fa, e inizialmente aveva preso la cosa assai male. «Mi creava tantissima insicurezza, mi truccavo le mani anche solo per portare mio figlio all’asilo», ha confessato.
Il dispiacere di dover avere a che fare con la vitiligine e dato che questa le causava un profondo disagio nel farsi vedere in pubblico, al punto che pur di riuscire a debellare tale malattia ha consultato medici e persino santoni. Ha tentato in ogni modo di riprendersi, finendo anche da “santoni di ogni genere”.
Come lei stessa ha rivelato, c’era chi aveva più vitiligine di lei, chi, invece di occuparsi della sua salute, voleva che gli autografasse il dvd del film Perfetti sconosciuti, pellicola di successo di cui è stata protagonista. Ma un bel giorno, svela, «mi hanno bruciato delle conchiglie in faccia e poi mi hanno fatto sotterrare del pelo di pecora nel giardino di casa, mi sono detta: adesso basta».
È stato il momento in cui l’attrice ha capito che un disturbo del genere non può essere ancora sconfitto e che non esistono, per ora, studi in gradi di avvalorare una cura. È così che Kasia Smutniak ha infine accettato la malattia, decidendo che non si sarebbe più nascosta, vivendo bene la relazione con il proprio corpo.