Misura cardine del programma del Movimento 5 Stelle. Da sempre, invece, il centrodestra ha altre idee e si prepara ad attuarle.
E’ la misura divisiva per eccellenza. Vessillo e simbolo per il Movimento 5 Stelle, che ne ha fortemente voluto l’introduzione e che ora lo difende dagli attacchi del centrodestra, che, invece, vorrebbe eliminarlo. Cosa accadrà con il nuovo Governo, verosimilmente guidato da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia?
Come detto, il Reddito di Cittadinanza è qualcosa che polarizza molto la discussione, il dibattito e lo scontro. Per qualcuno, infatti, è una forma di sussidio fondamentale per aiutare chi sta peggio. Un provvedimento nobile da parte della politica, peraltro presente in svariati Paesi. Per altri, invece, è una becera forma di assistenzialismo, che premia i fannulloni, incita a rimanere sul divano a oziare e penalizza gli imprenditori che, invece, cercano manodopera.
Ma cosa dicono i dati? Le misure di sostegno economico erogate nel 2020, in particolare reddito di cittadinanza e di emergenza, hanno evitato a 1 milione di individui di trovarsi in condizione di povertà assoluta. Si tratta di circa 500mila famiglie. Le misure di sostegno hanno avuto effetto anche sull’intensità della povertà che, senza sussidi, nel 2020 sarebbe stata ben 10 punti percentuali più elevata, raggiungendo il 28,8% (a fronte del 18,7% osservato). A certificarlo, alcune settimane fa, l’Istat.
“Se non ci fosse stato il reddito di cittadinanza il reddito di emergenza avremmo avuto un milione di poveri in più in Italia”. E’ quanto ha evidenziato Linda Laura Sabbadini, coordinatrice del Rapporto annuale dell’Istat. Dal Rapporto emerge anche che dal 2005 la povertà assoluta è più che raddoppiata. Le famiglie coinvolte sono passate da poco più di 800mila a 1 milione 960mila nel 2021 (il 7,5% del totale). Il numero di individui in povertà assoluta è quasi triplicato, passando da 1,9 a 5,6 milioni (il 9,4% del totale).
Cosa cambierà con il nuovo Governo?
Nei primi tre mesi del 2022 i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza sono stati pari a circa 1,5 milioni. Con circa 3.3 milioni individui coinvolti. L’importo medio mensile erogato, a marzo 2022, è stato di 548 euro. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Inps. Ma adesso, il Movimento 5 Stelle non è più maggioranza in Parlamento. Ha vinto il centrodestra che, a più riprese, ha criticato questa misura. Cosa accadrà allora?
Stando alla linea annunciata in campagna elettorale, Fratelli d’Italia avrebbe l’idea di spacchettare il Reddito di Cittadinanza, così come lo conosciamo oggi. Potrebbero quindi continuare a percepirlo solo coloro i quali non possono lavorare. Non è ancora chiaro a quali categorie ci si riferisca, ma possiamo ipotizzare che siano comprese le persone con un importante livello di invalidità o i disabili. Potrebbero essere inclusi anche gli ultrasessantacinquenni, nonché le persone che devono accudire bambini fino a tre anni.
Da sempre, il centrodestra crede nella qualificazione sul lavoro. E, quindi, potrebbe eliminare il sostegno economico, ma dare la possibilità di prendere parte a corsi di formazione e di essere assunti grazie a incentivi statali. Staremo a vedere cosa accadrà. Di certo il Reddito di Cittadinanza continuerà a essere un tema divisivo e prevediamo bagarre politica quando si arriverà ad affrontare concretamente il problema.