Il lavoro in smart inizia a gravare: in molti stanno iniziando a rinunciare laddove possibile al lavoro agile: ecco cosa sta accadendo.
La pandemia hai introdotto prepotentemente lo smartworking. Alcune aziende lo praticavano di già, per altre era ancora un trial, una prova.
Ma fortunatamente è stata una soluzione che ha permesso a tante aziende di continuare a lavorare così come tanti lavoratori. In molti casi il guadagno si è abbassato, a fronte però di una comodità di non recarsi in ufficio.
Ma con il rincaro delle forniture energetiche, ora anche lo smartworking non ha più tutti questi pregi. Infatti, in tanti stanno spingendo per tornare a lavorare definitivamente in presenza: ed ecco che i sindacati hanno iniziato ad incalzare la mano.
La crisi energetica sta entrando nel vivo, e di certo anche lavorare da casa ora inizia ad avere un peso specifico. Gas e luce sono notevolmente più utilizzati e il loro peso in bolletta inizierà a farsi sentire con l’annunciato aumento del costo delle forniture.
Ma d’altra parte anche per le stesse aziende potrebbe convenire meno. Insomma, è un cane che si morde la coda. 8 lavoratori su 10 infatti preferiscono tornare a lavorare in presenza.
Le perdite sono state tante, e in alcuni casi anche i buoni pasto, ma era il compromesso ideale per non perdere definitivamente la propria occupazione. Ora i lavoratori iniziano a spingere affinché possano esserci indennizzi per lavorare da casa.
Sul tema si stanno iniziando a muovere i sindacati, in particolare rimborsi ed incentivi che possano permettere di lavorare da remoto, non rimettendoci tanto con le spese.
Ma ci si avvia in un periodo in cui le risorse da mettere in campo sono sempre più esigue, pertanto si teme che quella dei sindacati possa in effetti essere soltanto una proposta che cadrà nel vuoto. Numerose sono le proteste in atto in questi giorni di lavoratori e dipendenti, scesi in pizza, bruciando le bollette delle proprie forniture, che ormai sono diventate pressoché insostenibili.
Ed ora, e probabilmente era inevitabile, anche chi aveva trovato un proprio equilibrio lavorando da remoto, ha iniziato a sentire la morsa del caro bollette. Una situazione che sta mettendo alla berlina tutti, dalle aziende, ai piccoli imprenditori ai lavoratori.
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