Con il nuovo Governo sono molte le ipotesi fatte sul Reddito di cittadinanza. Vediamo insieme quale sono le vere opzioni che può adottare Giorgia Meloni.
Il reddito di cittadinanza è una proposta fatta dal governo precedente guidato dai 5 stelle per abbattere la soglia di povertà che sta dilagando nel nostro paese.
Secondo dati Istat chiunque viva con meno di 780 euro al mese si trova sotto la soglia di povertà. Il reddito di cittadinanza quindi avrebbe la funzione di integrare un contributo mensile ad ogni cittadino, che versa in queste condizioni, in modo tale da migliorare le proprie condizioni di vita. Ne hanno diritto però solo i cittadini che rispondono a determinati requisiti quali: maggiore età, persone disoccupate o persone che percepiscono uno stipendio/pensione al di sotto della soglia di povertà come detto in precedenza.
Cosa accadrà ora con il nuovo governo targato Fdl?
Dopo le ultime elezioni politiche del 2022, sono molteplici le voci che fanno intendere come il nuovo governo possa modificare le cose.
Gran parte di coloro che percepiscono tale sussidio si stanno chiedendo come e in che modo potrà cambiare tale legge o se addirittura possa essere bloccata del tutto. A tal proposito possiamo andar a vedere chi dovrebbe preoccuparsi e in che modo.
Giorgia Meloni e reddito di cittadinanza: abolizione o miglioramento?
E’ noto a chiunque in Italia quello che si è sempre pensato in merito al reddito di cittadinanza da parte di FdI e del proprio massimo esponente. Nello specifico si nota dalle parole di Giorgia Meloni di come il nuovo governo che si sta andando pian piano a formare voglia affrontare il problema.
Negli ultimi tempi sono venuti alla luce sempre più cosiddetti “furbetti del reddito”. Intensificando i controlli su tutto il territorio si è notato come questa risorsa, se pur impegnativa per lo Stato, sia utile per gran parte delle persone che ne fanno richiesta ma allo stesso tempo venga anche usufruita da chi non ne ha alcun diritto.
A tal proposito il leader di Fratelli d’Italia ha intenzione di limitare il sussidio ai non aventi diritto per migliorarlo a favore delle persone o famiglie, o in caso di aziende parleremo di “superbonus” dell’impiego, per riuscire a superare questo periodo di crisi.
A chi verrà negato quindi il diritto di percepire il reddito?
Si può quindi affermare che in previsione futura gli aventi diritto al reddito e alla conseguente miglioria saranno: gli invalidi, le famiglie in difficoltà (con o senza minori a carico), tutti gli over 60 privi di reddito e disoccupati.
Mentre gli esclusi saranno tutte quelle persone comprese tra i 18 e i 59 anni di età senza alcun impedimento fisico che possa nuocere al normale svolgimento di un’attività lavorativa. Verranno intensificati soprattutto i controlli per evitare che chiunque dichiari il falso a scopo di lucro possa essere punito.