Il Bonus una tantum a sostegno delle buste paga con redditi inferiori a 20.000 euro non verrà più erogato, questa è la decisione ultima del nuovo Governo.
Il 10 Novembre il nuovo Governo ha approvato il nuovo decreto legge “Aiuti-quater”, sostanzialmente aiuti energia, nominato appunto anche “Decreto Energia”, che disciplina misure urgenti quali energia elettrica, gas naturale, Superbonus, carburanti, welfare aziendale ed utilizzo dei contanti.
In questo nuovo Decreto legge, Aiuti-quater, il bonus dei 150 euro che veniva erogato una tantum nelle buste paga, non viene contemplato. Qualcuno si chiede se questa misura andrà a danneggiare le famiglie che prima avevano questo sostegno.
I dipendenti ed i pensionati quindi con redditi inferiori ai 20mila euro, non riceveranno più questo bonus; La Presidente Meloni, aveva da tempo annunciato che questa misura sarebbe stata abolita per far spazio a nuovi Bonus più efficaci.
I lavoratori ed i pensionati pensavano in una proroga di questo sostegno ma di fatto, è stato escluso per far posto a misure concentrate sull’ abbattimento del caro energie. Infatti nel testo del decreto, nulla fa riferimento a questo Bonus introdotto da Draghi, nel suo governo, prima con 200 euro in busta una tantum per redditi inferiori a 35mila euro, poi inserendo un Bonus da 150euro per i redditi inferiori a 20mila euro.
Centro Destra e Fratelli d’ Italia non erano contrari a questa misura che avrebbero voluto mantenere, ma una volta al Governo, si sono resi conto che le risorse sono molto basse per poter fronteggiare tutte le criticità che si sono venute a creare, soprattutto con gli aumenti delle materie prime in ambito energie.
Questa decisione di non confermare questo Bonus, c’era da tempo ed infatti, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo aveva dichiarato anche su alcuni post spiegando che, tutte le risorse economiche a disposizione dell’esecutivo, sarebbero state utilizzate dal Governo per aiutare gli Italiani a superare il caro energia abbattendone i costi e non con palliativi come questi Bonus.
Chi non è d’ accordo con il nostro Governo ed ha un pensiero differente rispetto a questo tipo di Bonus, è il Professor Carlo Altomonte, docente di Politica monetaria europea all’Università Bocconi che ha spiegato che, in un momento di così alta inflazione, i bonus possono dare una mano alle famiglie in difficoltà.
Il Professor Altomonte sostiene che, spostando tutte le risorse economiche a disposizione dell’ esecutivo per fronteggiare il caro energia, si potrebbe sostenere ancora di più la domanda del gas non riducendo i consumi. Inoltre ne trarrebbero beneficio anche quelle persone con redditi più alti cui non serve un aiuto per affrontare il caro bolletta.
Il Professore quindi, appoggia la soluzione dell’ “una tantum” in bolletta che invece, non piace al Governo, per cui la nostra Presidente del Consiglio attuerà, come ha dichiarato, misure diverse per affrontare questa crisi energetica. Tutti chiaramente confidano, anche quelli con delle riserve, che in un modo o nell’ altro, il Governo possa arginare questa crisi e risollevare la sorte di tutto il Paese.