Sta per arrivare una possibile nuova tranche di sanatoria cartelle esattoriali anche per il prossimo anno. Scopriamo assieme quali debiti potrebbero rientrarvi
In molti attendono la sanatoria delle cartelle esattoriali come chi attende gli sconti del Black Friday. Con l’avvento di Giorgia Meloni al governo, pare che si voglia introdurre una nuova rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.
La probabile rottamazione
Una benedizione in questo momento in cui c’è grande depressione dal punto di vista economico in Italia con i cittadini che faticano ad arrivare alla fine del mese. L’inflazione ha toccato livelli elevati e i prezzi non pare vogliano scendere, ma anzi, tendono a crescere. Stipendi e pensioni il cui potere d’acquisto è in discesa.
Da quanto si apprende, la rottamazione quater dovrebbe interessare quelle cartelle esattoriali di importi bassi. Il prossimo 30 novembre scade la sanatoria cartelle 2022 con i 5 giorni di tolleranza, come stabilito dal decreto Sostegni ter. Ciò significa che per quanto concerne le rate delle cartelle esattoriali che scadono nel 2022 e non pagate, non si va a decadere dalla rottamazione ter se si paga entro il 30 novembre 2022.
Questa data può quindi slittare al 5 dicembre. Le cartelle di pagamento in questione sono le seguenti:
28 febbraio 2022
31 maggio 2022
31 luglio 2022
30 novembre 2022
Se non si rispetterà la scadenza del 5 dicembre 2022, il beneficio andrà decadere.
Come potrebbe essere la sanatoria 2023
Nel caso in cui la sanatoria 2023 dovesse essere approvata, il nuovo governo potrebbe introdurre un saldo e stralcio. Verrebbero annullati i debiti fino a 1.000 euro, mentre quelli fino a 3.000 euro vedrebbero uno stralcio dell’80% e un saldo del 20%. Questa nuova rottamazione andrebbe a riguardare quelle cartelle esattoriali che risalgono a un periodo fino al 2015.
Facciamo un esempio più concreto per farvi comprendere meglio che cosa si potrebbe prospettare da questo punto di vista. Dunque, per coloro che hanno un debito di 500 euro, tale debito sarebbe definitivamente cancellato. Per quelle persone che invece, hanno un debito di duemila euro, si andrebbe ad avere uno stralcio dell’80%, quindi raggiungerebbe gli euro 1.600, e il saldo da pagare sarebbe 400 euro.
Se avrà luogo questo nuovo giro di sanatoria delle cartelle di pagamento, sarà introdotto all’interno della legge di bilancio 2023 che il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni andrà ad approvare entro la fine di dicembre.
Bisogna sottolineare che la versione definitiva che il governo andrà ad approvare, eventualmente, potrebbe veder modificati gli importi e anche i requisiti rispetto a quanto sta venendo fuori attualmente.